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L'ETA' MODERNA |
![]() | Nel corso del 500 Lauria contava 2500 abitanti, alla pari di Matera. Pochissime sono le notizie riguardanti la città in questo periodo: della fine del secolo è la notizia della visita pastorale effettuata in Lauria dal vescovo di Policastro Monsignor Spinelli, che si recò dai malati dell'antico "Spitale di Santa Maria dei martiri". Il XVII secolo è caratterizzato dalla presenza riflessa Lauria del cardinale Lorenzo Brancati che rimase profondamente legato al luogo che gli aveva dato i natali. Per la sua presenza, diretta e non, il 600 vive in Lauria ampliare il convento dei Padri Cappuccini (1619), ultimare il palazzo vescovile, svolgersi presso l'episcopio, il VI Sinodo della diocesi, stabilire che il vescovo risiedesse per sei mesi all'anno nella residenza di Luria, donare, da parte del barone Sanseverino, al potente abate di San Filippo molti beni e pertinenza tra cui fondi siti in Castelluccio, Rivello e Tortora. Il centro subì un notevole sviluppo estensivo che, purtroppo, ebbe una battuta d'arresto con la peste del 1655, quando oltre a un quarto della popolazione morì. Molto importante è un documento del 1660 in cui il barone Francesco Exarques concesse all'università di Lauria la possibilità di eleggere il sindaco senza l'ingerenza dei feudatari: ciò conferma la crescita culturale degli abitanti che cominciavano a prendere |
coscienza dei loro diritti. Nel 1680 morì, senza eredi, Eleonora Exarques, perciò il feudo tornò al re che non mise in vendita; nel 1690 fu acquistato dai Duchi Calà di Tappa. Del 1692 è un'importante supplica rivolta dai laurioti al feudatario affinché istituisse un carcere e deputasse un giudice capaci di dirimere le controversie. Le prime notizie ufficiali del 700 risalgono al 1735, quando Carlo III di Borbone, attraversando alcune terre di Basilicata, rimase profondamente sconvolto nel rilevare una situazione ben diversa dalle notizie portategli dai suoi consiglieri: terre sterili, frane, torrenti che straripavano, malaria, mendicanti in abbondanza. Per questo diede ordine all'Avvocato fiscale di disporre una rilevazione su tutti centri abitati. Dalla relazione sul Lauria risulta che "il numero degli abitanti è di oltre 6000 anime… il Duca riscuote annualmente oltre 72 ducati. Sempre della fine del 700 sono alcuni dati relativi del benessere derivanti dal florido commercio dal ricco artigianato: particolarmente celebre è la lavorazione del ferro, arte che aveva contribuito a far conoscere la nostra città in tutto il regno; i fabbri erano specializzati nel costruire fucili ed archibugi. Sul finire del secolo, nel 1770, nacque a Lauria Beato Domenico Lentini, il "sacerdote dagli occhi di luce che ha conquistato, attraverso il bene, la luminosità del cielo". |